Su di me, Valentina

Vi dico di me:
  1. Sono in una fase della mia vita nuova e molto felice: ho due bambini piccoli, Simone e Sonia e vivo con Daniele. Da quando ci conosciamo io e lui abbiamo vissuto sempre a 100 all'ora, ci siamo lanciati con il paracadute, abbiamo fatto viaggi bellissimi, tante mille avventure. Adesso siamo una famiglia e questa è l'avventura più emozionante di tutte, senza ombra di dubbio.
  2. Roma. La mia città che amo tanto.
  3. Mi piace cucinare per gli altri, infatti a casa mia c'è sempre qualcuno a cena. La cucina per me è cura e amore. Nonostante io mi impegni molto per la riuscita estetica dei miei piatti, questi sono sempre più buoni che belli.... Le ricette salate, soprattutto i primi (lasagne, pasta fresca), sono le cose che mi riescono meglio. Mi piace provare sempre cose nuove, con un occhio anche alla cucina straniera. Ah... sono convinta che gli uomini si possano prendere per la gola ;)
  4. Mi piace leggere, tanto. Ho in particolare una predilezione per i classici e un debole per i romanzi horror, fantasy e fantascienza. Non ho la mania possessiva nei confronti dei libri perché penso che la vita di un libro non debba esaurirsi una volta che una persona l'ha letto, per questo amo prestarli, prenderli in biblioteca.. insomma mi piace che i libri circolino, che vengano condivisi, ma con qualche eccezione... Infatti colleziono libri di fiabe e non vedo l'ora di poterli leggere anche a Simone.
  5. Mi sono laureata in storia dell'arte nel 2005, ho proseguito gli studi con una scuola di specializzazione, ho fatto l'assistente all'università, scrivevo per qualche rivista. Il mio campo specialistico era la pittura italiana dell'ottocento, per me grande incompresa, sempre sottovalutata e denigrata anche in ambito accademico. Il mio grande sogno era quello di lavorare presso una casa d'aste. La mancanza di lavoro, la situazione delle università italiane, la mia ferma volontà a rimanere in Italia e la voglia di costruire una famiglia tutta mia mi hanno portata pian piano alla decisione di mollare questo campo e cercarmi un lavoro completamente diverso. Dopo 10 anni come impiegata per una multinazionale francese le circostanze mi hanno però spinta a cambiare di nuovo.
  6. Ora sono una guida turistica del Lazio. Il lavoro più bello che mi potesse capitare, sempre in giro, padrona di me stessa, posti meravigliosi e gente in vacanza.
  7. Libertà. Crescere liberi è per me il dono più grande che la vita ci possa regalare. Libertà di scegliere, di essere, di amare. Vorrei che nel mondo dove mio figlio diventerà grande ci sia ancora spazio per la libertà.

Nessun commento:

Posta un commento