martedì 10 gennaio 2017

Step one: la lista della spesa

Credo che il primo passo per mangiare meglio sia abolire dalla lista della spesa tutti i cibi pronti, stracarichi si sale, conservanti e aromi artificiali:
Pizze pronte;
dadi e altri insaporitori;
pane in cassetta;
pesti pronti;
preparati per risotti;
quattro salti in padella di tutti i tipi;
merendine;
patatine;
salatini, noccioline e simili.

Capisco che spesso è facile mettere in forno una pizza direttamente dal freezer però, per quanto noi pensiamo che sia un'abitudine saltuaria, una cose che si fa "ogni tanto", non ci rendiamo conto di quanto siamo dipendenti da prodotti da forno pronti e altre "comodità" che promettono di renderci la vita facile ma al tempo stesso ci fanno ingrassare e ci tolgono la fame per le cose salutari che dobbiamo mangiare nel corso della giornata.
Io non facevo grosso uso di piatti pronti però il pane in cassetta in casa non mancava mai, per le emergenze quando non c'era pane fresco.
Per non cadere in tentazione basta non comprarli, prima o poi tutti in famiglia si abitueranno.

Affettati. Questo può rappresentare un ostacolo difficile da abbattere.
Nella mia famiglia di origine c'era l'abitudine di fare la spesa tutti i giorni e comprare una bella busta di affettati, fra prosciutto cotto, crudo, mortadella, a volte salame.
Senza questa presenza nel frigo "non c'era niente" così, chi non aveva voglia di mangiare quello che veniva cucinato, si alzava e si faceva un panino come secondo.
Questo per me deve essere abolito per diverse ragioni:
primo fra tutti i salumi fanno male,
secondo: consumando quelli va a finire che, senza nemmeno accorgersene, si mangia carne tutti i giorni
terzo: è diseducativo, non può essere che ognuno in casa mangi quello che gli pare;
quarto: è un'abitudine che fa spendere troppi soldi.
Insomma eliminando il banco del salumiere e tutti i prodotti confezionati pronti si risparmia un bel po', in soldi e salute.
Sappiamo che il sodio che dovremmo assumere in una giornata va dagli 0,5 ai 2 g, l'equivalente di un cucchiaino da caffè, mentre nell'alimentazione occidentale se ne consumano dosi pari anche a 10-35 volte tanto. Il sale contenuto naturalmente nei cibi sarebbe sufficiente a raggiungere la dose massima consigliata, per cui stiamo bene così, cerchiamo di ridurlo, almeno gradualmente.

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